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Ambiente

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1. Scarichi idrici industriali

Ai sensi del D. Lgs. N.152/06 e s.m. e i. qualunque scarico di acque reflue, anche se sottoposte a preventivo trattamento di depurazione, prima della immissione nel corpo idrico ricettore (pubblica fognatura, acque superficiali, suolo) deve essere autorizzato. Lo scarico di acque depurate può iniziare solo ad autorizzazione rilasciata dall’ Ente competente.

2. Approvvigionamento idrico di acque sorgive o di pozzo

Qualunque prelievo di acqua da falda deve essere preventivamente autorizzato secondo quanto previsto dalle Leggi Regionali. L’attività di emungimento può iniziare solo con autorizzazione rilasciata dalla Provincia.

3. Emissioni in atmosfera

Tutti gli impianti, tranne alcune eccezioni previste dalla normativa, devono essere preventivamente autorizzati alle emissioni in atmosfera e devono rispettare quanto previsto dalla normativa nazionale e locale. Il gestore che intende installare un nuovo impianto/trasferire un impianto da un luogo all’altro/ modificare un impianto in maniera sostanziale deve presentare, prima di attivare l’impianto domanda all’Ufficio Regionale competente.

4. Rifiuti speciali

Il D. Lgs. n.152/06 disciplina, con regole precise, l’attività di stoccaggio, trasporto e smaltimento dei rifiuti industriali. L’entrata in vigore del SISTRI (Sistema di controllo della Tracciabilità dei Rifiuti) richiede una sempre maggiore attenzione e professionalità per il corretto stoccaggio, trasporto e smaltimento dei rifiuti industriali.

5. Bonifica siti contaminati

Sempre più frequentemente le imprese sono chiamate a rispondere di inquinamento di matrici ambientali (suolo, sottosuolo, acque superficiali e profonde) da provvedimenti giudiziari. Non sempre queste situazioni si verificano per atteggiamenti volontari e consapevoli delle aziende; anzi nella maggior parte dei casi l’inquinamento è accidentale. La bonifica ed il risanamento delle matrici ambientali è sempre preceduto da operazioni preliminari di indagine e caratterizzazione al fine di individuare e, quindi, progettare il sistema di bonifica e risanamento più idoneo. E’ necessario l’attività di consulenza e progettazione interfacci l’azienda con gli Enti di Controllo e con l’Autorità Giudiziaria. Particolare attenzione deve essere posta dalle aziende in caso di bonifica, soprattutto aree industriali dismesse, da amianto. L’amianto è stato, per il passato, molto usato nell’edilizia sia in matrice solida (coperture con lastre ondulate di eternit) che in matrice friabile (materiali coibenti).